Speriamo che dopo il grande successo del "nostro" Gospel, in chiusura della stagione Lionistica 2013, il restante cammino nel 2014, sia costellato da altrettante soddisfazioni e successi.
GRAZIE A TUTTI PER LA NUMEROSA E CALOROSA PARTECIPAZIONE
Vi comunico ora alcune riflessioni riguardante il "Tema di studio Nazionale" da parte del Referente Lions Francesco Gallo.
gigi
"Cari Presidenti e segretari di Club della Prima Circoscrizione,
parafrasando il Vescovo di Como, Mons. Diego Coletti, voglio essere così scortese da rischiare di rovinarvi l’atmosfera patinata di queste giornate festose, riportandovi con i piedi per terra.
Il tema della crisi lo abbiamo ampiamente discusso lo scorso anno e quest’anno stiamo tentando di approfondirlo in previsione di un impegno più preciso, costante, strutturale e meno estemporaneo (altrimenti cosa ne parliamo a fare?).
Mi è parso però di avvertire, a volte, quasi un senso di fastidio nel riproporre dei ragionamenti che ci facessero fare un passo in più, rispetto a quanto già fatto.
In questi giorni ho seguito con attenzione analisi e ragionamenti apparsi sulla stampa e ho fatto delle considerazioni che vorrei condividere con voi.
Purtroppo le Istituzioni Pubbliche, anche se si sprecano fiumi di parole, non sono capaci di affrontare la situazione della crisi partendo dagli ultimi. La politica (volutamente con la p minuscola) sembra non rendersi conto della situazione e continua a proporre soluzioni vecchie, autoreferenziali e ampiamente ipocrite.
La Società civile si sforza di far fronte ai bisogni, ma sovente si scontra con l’immensità dei problemi e molte volte è costretta ad ammainare la bandiera in segno di resa.
La Chiesa è rimasta quasi l’unica realtà che continua, incessantemente, a mantenere il contatto con gli ultimi, i reietti e i cosiddetti “nuovi poveri”.
E già su questo dovremmo riflettere molto……
In una Società che si professa, giustamente, laica perché deve essere quasi sempre e solo la Chiesa a ridestare l’attenzione sui problemi degli ultimi?
Un esempio.
Como, una Città apparentemente ricca, si riscopre povera solo se è il Vescovo a ricordarcelo.
Poche sono le voci della cosiddetta Inteligência che si alzano a proporre soluzioni o a “rimboccarsi le maniche” concretamente, per dare il proprio contributo.
Certo qualcosa si fa, ma cosa? E in che proporzioni?
Come vedete un tema che credo valga la pena approfondire.
Negli articoli che vi allego, bizzarramente, mi pare di ritrovare espressioni che ci interrogano, anche come Lions, sul nostro impegno nei confronti della crisi e degli ultimi (ovviamente salvo alcune piccolissime eccezioni).
Espressioni come
“IGNORATO IL TEMA DELLA CRISI. MA LE CIFRE FANNO PAURA, MOBILITIAMOCI”
oppure
“TRISTE CHE SIA CADUTO NEL SILENZIO QUANTO DETTO UN ANNO FA”
ci devono fare riflettere.
E allora trovarci a discutere di queste cose, è tempo perso?
Non sentire il bisogno di approfondire queste tematiche, ci lascia tranquilli?
Avvertire un senso di fastidio quando si parla di “nuove povertà”, è normale?
Come sempre il mio compito è quello di sensibilizzare e dare input, altrimenti che ci sto a fare!
Capisco anche che, come spesso ci viene ricordato, “il Lionismo non è un lavoro e quindi si fa quel che si può”.
Espressione che francamente fa a pugni con un'altra, ampiamente utilizzata e inflazionata: “Il Lionismo è una filosofia di vita, è un modo di essere”.
Questo mio contributo vuole essere di aiuto per tutti affinché, tra i soci, si sviluppi un dibattito schietto sul “Tema di Studio”.
Francesco Gallo
Lions Club Olgiate Comasco
Referente Tema di Studio
Distretto 108Ib1
Cell. 335 - 5468530
Nessun commento:
Posta un commento